La scorsa settimana ho avuto una conversazione con alcune freelance che mi hanno detto di non capire i social media. Stanno provando a usarli per promuovere le loro piccole attività imprenditoriali, si impegnano, sono appassionate e volenterose, ma non ci stanno cavando un ragno dal buco.
Io penso che se non ottieni nulla da qualcosa è perché la stai usando male – in altre parole è colpa tua, non sua – e ho una storia che lo dimostra.
Una storia di autopromozione
Martedì scorso ho pubblicato un post in cui dicevo che organizzare un matrimonio è simile ad avviare un’attività in proprio. Mi sentivo sopraffatta dalle mille cose da fare e così ho scritto per condividere un po’ di fatti miei, chiacchierare, cercare empatia: “ehi, là fuori, qualcuno si sente come me?”.
Pochi minuti dopo aver pubblicato il post sono stata contattata su Facebook e via email da vari fornitori del settore matrimoni (noleggio auto, wedding planner, bomboniere, eccetera), che in modo più o meno spinto cercavano di vendermi i loro servizi. Non avevamo mai parlato prima di quel momento, e inoltre mi offrivano delle cose che io non avevo chiesto.
Io non sono contraria all’autopromozione sui social media (siamo lì per quello, no?) ma devi saperla fare. E tanto per cominciare puoi partire da qui:
- Ricordati che sei in una relazione con una persona, e che questa relazione non ha nulla di diverso da quelle che hai con i tuoi vicini di casa. Se il tuo vicino ti dicesse sul pianerottolo “sono un po’ stanco, l’organizzazione del mio matrimonio mi sta prendendo un sacco di energie” e tu gli rispondessi “interessante! Sai che noleggio automobili da cerimonia?” lui penserebbe che sei maleducato, e avrebbe ragione. Quando sui social media intervieni dimenticandoti che dall’altra parte c’è una persona, molto probabilmente ciò che dirai sarà insensato, inopportuno, a volte addirittura maleducato. Corri questo rischio se non hai mai capito chi sono queste persone con cui parli online.
- Dai alle persone la possibilità di conoscerti, racconta i tuoi interessi. Sui social media si cazzeggia, è come stare alla macchinetta del caffè: mentre si parla dell’ultima puntata di Game of Thrones salta fuori che tu ti occupi di auto a noleggio, e magari ne terrò conto, ma solo perché mi stavi già simpatico prima. Chi sei e cosa ti piace importa tanto quanto ciò che vendi: smettila di nasconderti dietro un logo, facci vedere la tua faccia e facci sapere cosa fai nella vita di tutti i giorni.
- Non usare i social media in sostituzione di altri canali: una Pagina Facebook e un account Twitter non possono in nessun modo sostituire un ufficio stampa o un sito, o peggio ancora rimpiazzare gli spazi pubblicitari che prima compravi e che ora hai tagliato dal tuo budget. Al massimo (come dicevo) sostituiscono la macchinetta del caffè: un posto dove succedono un sacco di cose, ma solo se mentre sei in coda hai voglia di ascoltare gli altri e di dire la tua.
- Quando parli dei tuoi prodotti, fai vedere che ti piacciono. Non c’è vergogna nel vendere qualcosa, quindi non essere timido e racconta bene ciò che fai. Non servono molte parole per fare capire alle persone cosa vendi e come lo vendi, a volte basta un’immagine con un bel commento. Se non sai cosa dire nel commento, puoi partire da qui: sei contento di ciò che vendi? E se sì, perché? Come ti senti mentre lavori? E come si sentono i tuoi clienti dopo che hanno comprato? In che modo quello che fai è diverso da quello che fanno gli altri?
Keep it short and sweet, come dicono gli americani. E se non riesci da solo, ti aiutiamo noi.