Una cosa che serve per diventare freelance

Per essere freelance devi permetterti di disobbedire, costruendo.

Per essere freelance non ti serve una partita iva o lavorare in proprio. Uno può lanciarsi libero con qualsiasi tipo di contratto e in qualsiasi ufficio, all’interno di una multinazionale, di un’azienda con meno di 15 dipendenti, della cucina di casa sua. Per essere freelance c’è una cosa che ti serve più del coraggio, più della fede in te stesso e nelle tue capacità, più di saperti raccontare agli altri: ciò che ti serve è disobbedire, in modo costruttivo.

Ogni volta che scrivi un report, lavori a una presentazione, programmi il piano per l’anno che viene, disobbedisci alla tentazione di riciclare template e strategie. Pensa a quello di cui c’è bisogno davvero. Non derivare le tue azioni dall’abitudine, o peggio ancora da un «plan» presentato in chissà quale riunione che deve essere portato a termine con gli stessi tempi e la stessa passione di una tessera punti del supermercato. Per essere freelance, devi rappresentare lo sguardo esterno all’interno di un team. Quello che si stacca, osserva tutto da fuori, critica il suo stesso lavoro, poi torna dentro e cerca di migliorare. Quello che fa le cose come vorrebbe che venissero fatte, non come «le abbiamo sempre fatte».

Per essere freelance devi permetterti di disobbedire, costruendo.

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Ci sono 2 commenti

  1. è interessante applicare questo approccio agli ingegneri!
    tutto quello che ci insegnano è seguire quello che hanno già fatto.. non che sia facile insegnare a fare qualcosa che non esiste ancora.
    ciao!
    paolo

    1. infatti no, non è facile per niente, in nessun campo! ma sai che soddisfazione quando ci riesci :)

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