Eccomi con un altro video di Prima Impressione: questa volta il tema è «come parlare di sé sul proprio sito» – un argomento enorme, difficile da trattare in così poco spazio e tempo, ma come sempre lo prendo a piccole dosi.
Nel video racconto che prima impressione mi ha fatto il sito di Chiara, traduttrice, perché con gli esempi è sempre più facile capire la teoria. Per chi legge da newsletter: il video è qui.
Elimina le distrazioni
Parlare di se stessi in un sito non serve tanto a dire tutto su di sé, ma a lasciare nel proprio cliente l’idea che noi siamo le persone giuste per il lavoro che lui vuole affidarci. Mettersi in relazione con il cliente considerando i suoi tempi di lettura medi è cosa ardua, quindi la prima cosa da fare è eliminare le distrazioni.
A questo proposito Chiara sta cercando di fare capire al suo potenziale cliente che è un’ottima traduttrice: tutto nel suo sito deve concorrere a formare questa opinione in chi legge, niente deve distrarre. Ed è nelle piccole cose che si insinuano le occasioni di distrazione: l’immagine in apertura del sito di Chiara, ad esempio, può portare il potenziale cliente fuori strada.
Quindi occhio a tutto: alle parole, alle immagini, alla disposizione degli elementi sulla pagina. Tutto deve concorrere a costruire un percorso, un discorso che fili liscio.
Perché sei la persona giusta?
Spesso sul proprio sito si tende a puntare tutto sul CV e sul proprio percorso di formazione, e va bene, ma il problema è che altrettanto spesso non si dice nulla del proprio modo di lavorare, del motivo per cui si fa un tale lavoro, del proprio metodo, eccetera. E allora è difficile iniziare quella relazione di cui parlavo poco fa.
Elencare un percorso formativo non basta: al cliente bisogna dire qualcosa di memorabile, qualcosa che lo aiuti a ricordarsi di noi.
Mentre il potenziale cliente sta guardando il sito di Chiara ha aperto nel proprio browser anche altri siti di altri traduttori. Lo scopo di Chiara è dirgli: ehi, la persona giusta sono io, per questo e quest’altro motivo. E queste sono argomentazioni che non possono essere delegate al proprio resumé: ci va qualcosa di più, è necessario trovare i propri punti di forza e poi elencarli.
Autoanalisi
Riassumendo: analizzare da soli la propria about page o il proprio sito è davvero difficile. Ma si può iniziare con due domande:
- Sto distraendo il mio potenziale cliente? (Se sì: elimino subito gli elementi di distrazione, o li sostituisco con qualcosa di più coerente con il messaggio che voglio dare)
- Cosa gli sto dicendo perché si ricordi di me? (Qui è utile mostrare il sito a un amico volenteroso, possibilmente non un collega, e poi chiedergli che cosa gli è rimasto impresso al termine della lettura).
Riguardo al trovare ed elencare i propri punti di forza, invece, il percorso è un po’ più lungo, impossibile da risolvere in un post. Su Guido c’è una raccolta che aiuta proprio ad affrontare questo nodo, se vi va si trova qui.