Da inizio 2018 Ivan ed io abbiamo iniziato a fare delle dirette sulla mia Pagina Facebook, ogni martedì, dalle 12 alle 12:30 circa. Queste sono le cose che ho imparato fino ad ora per quanto riguarda fare una buona diretta Facebook – dove per me «buona» vuol dire: seguita, attesa, e che aiuti a vendere. Leggete fino in fondo: c’è un invito per voi.
Il succo è che la chiave di una diretta Facebook che funziona è inventarsi un format interessante – che non a caso è anche la parte più difficile, e lo è per una serie di motivi. È diverso fare una diretta su Facebook, su Instagram o su YouTube: se scegli di usare Facebook come piattaforma, secondo me lo devi fare tenendo a mente le sue caratteristiche.
Gli spettatori
Gli spettatori, dentro a Facebook più che altrove, sono parte attiva della diretta; sono un personaggio che ha una voce e a cui la regia farebbe bene ad assegnare un ruolo. Altrimenti perché andare in diretta? Tanto vale fare un video e poi pubblicarlo su qualsiasi piattaforma.
Assegnare un ruolo ai commenti e alle reactions degli spettatori vuol dire prevedere qual è la funzione che gli spettatori avranno, in che modo dovranno commentare o dare cuori e pollici. Devono usare i commenti per darti dei suggerimenti? Devono usarli per fare domande? Devono aiutarti a risolvere un problema?
Lasciare al caso il loro coinvolgimento non solo è un’occasione persa, ma diminuisce di molto la partecipazione sia durante la diretta stessa sia, a tendere, nelle dirette successive.
Intrattenere
Quando dico che Facebook è diverso rispetto a YouTube e Instagram mi riferisco all’elemento dell’intrattenimento, che, seppur con intensità e approcci diversi a seconda del proprio argomento, secondo me in una diretta Facebook deve essere sempre presente.
Faccio alcuni esempi pratici. Su YouTube posso fare una diretta di un’ora in cui mostro la creazione di una campagna di advertising dal primo all’ultimo passaggio: più sarò approfondita più la diretta funzionerà, perché YouTube è il posto giusto per questo genere di contenuti. Nerd di tutto il mondo, unitevi su YouTube, seguite un live di 180 minuti sull’argomento più specifico dell’universo e scannatevi nei commenti: quello è il posto per voi.
Su Instagram posso invece andare in diretta per mostrare mio figlio che impara a camminare: #cutenessoverload. Le dirette su Instagram sono estemporanee, le condizioni di luce e audio non contano – tanto dopo 24 ore sparisce tutto! – l’importante è che l’argomento sia Instagram-friendly.
Facebook invece è il posto dove le persone vanno per discutere dell’apporto calorico di un piatto e della necessità di vaccinare i figli oppure no, e lo fanno magari mentre sono al lavoro, approfittando di una pausa tra una scocciatura e l’altra. In quei momenti ci vuole una bella dose di motivazione per decidere di seguire la tua diretta in cui parli di marketing online rispetto all’ultimo appassionante flame fruttariano. In altre parole: una diretta su Facebook deve intrattenere, soprattutto per riuscire a entrare nelle abitudini delle persone. Se i tuoi spettatori stanno facendo una pausa tra una scocciatura e l’altra, tu sei quello che deve rendere piacevole quella pausa, fino a fargli dimenticare le scocciature.
Tenere a mente l’obiettivo
Un format che funziona è, secondo me, direttamente collegato all’obiettivo più grande di una strategia di comunicazione: la diretta è solo un tassello che deve contribuire a formare un quadro – e non un quadro qualsiasi, ma proprio il quadro che volevi creare tu.
Ad esempio: quest’anno il nostro obiettivo è raggiungere e mantenere una media di 600 iscritti attivi al mese su Guido. Il format che abbiamo creato è nato da questa esigenza, e tutto quello che facciamo durante la diretta lo facciamo perché crediamo che ci aiuterà ad andare in quella direzione.
Alcune cose funzionano, altre magari andranno modificate, l’importante è non perdere mai di vista il proprio obiettivo. Le dirette su Facebook sono uno sbattone troppo grande per permettersi di usarle a caso.
Produzione
Alcune cose più tecniche: cosa usiamo per trasmettere le nostre dirette, e perché abbiamo deciso di farle così.
La premessa fondamentale è che se Ivan ed io ci occupassimo di qualcosa di più tangibile e visivamente appagante (se fossimo illustratori, cuochi, grafici, artigiani) sarebbe facile individuare un pezzo del nostro lavoro che può contemporaneamente intrattenere e essere utile. Sarebbe bastato condividere una parte del nostro lavoro durante il suo svolgimento: i primi bozzetti di un logo, la preparazione della ganache, e così via.
Ma noi ci occupiamo di marketing online, una roba che è contemporaneamente molto noiosa e per nulla concreta: come fare a trasmetterla con un video (e quindi, letteralmente, a farla vedere) mentre cerchi di trasformarla, almeno in parte, in intrattenimento? La risposta è arrivata da due parti:
- da questo video di The Futur – un canale YouTube che non volete perdervi – che mi ha dato l’idea del gioco di ruolo;
- dalla necessità di mostrare tutto ciò che si può mostrare – che nel nostro caso nella maggior parte delle volte sta dentro a uno schermo.
Ecco perché per trasmettere le dirette usiamo Ecamm Live:
- ci dà la possibilità di essere entrambi in un’inquadratura di buona qualità – così il gioco di ruolo è più facile da seguire;
- ci permette di condividere lo schermo del computer e mostrare le parti più tangibili del nostro lavoro;
- permette l’overlay dei commenti degli spettatori
- ci dà la possibilità di trasmettere durante la diretta un video pre-registrato per promuovere Guido
- ci permette di dare un coupon sconto a fine diretta (che con nostra grande soddisfazione viene usato bene ogni settimana)
Volete vedere dal vivo?
Venerdì 13 aprile faremo un’edizione speciale delle nostre dirette con gioco di ruolo. Si svolgerà dalle 17 alle 17:30, l’argomento sarà «Il cliente ha da ridire sul mio preventivo» e per quell’occasione ci piacerebbe avere qui un piccolo pubblico di sei persone interessate a partecipare dal vivo e a commentare, per una volta, non con la tastiera ma con la propria voce: per candidarvi come pubblico scrivetemi.
Dopo la diretta, dalle 18 alle 20:30, c’è il Friday Bar di Guido: è gratis e aperto a tutti, e consiste semplicemente nel bersi insieme una birra Heineken. Per partecipare al Friday Bar segnatevi qui.