Farsi capire al volo

Due posti di cui prendersi cura per avere una comunicazione più chiara e diretta.

Eccomi con un altro video di Prima Impressione. Oggi si parla di un tema enorme, perché grazie alla candidatura di Magazzini Oz mi è venuto in mente di toccare un punto dolente: come si fa a farsi capire al volo? (per chi legge da newsletter: il video è qui)

Chiariamo subito che farsi capire al volo non è cosa semplice, anche perché si gioca su livelli super pratici – e come tutte le cose pratiche (che per di più si giocano su più livelli) è facile farsela sfuggire di mano o non prestarci l’attenzione dovuta. Paradossalmente è più semplice studiare grandi piani strategici che assicurarsi di avere una comunicazione chiara, giorno dopo giorno, in ogni piccolo anfratto della propria presenza online.

Io, per dirne una, ogni tanto girando per il mio sito mi accorgo che ci sono delle lacune pazzesche: erano sotto i miei occhi, ma fino a quel momento non le avevo viste. Così mi metto sotto, e con attenzione e cura cerco di riparare, per amore della chiarezza. Fino a quando non salta fuori la prossima lacuna. Insomma: è un lavoro in divenire, che non si conclude mai.

Guardando il sito di Magazzini Oz ho notato che ci sono due posti in particolare di cui prendersi cura per avere una comunicazione più chiara e diretta.

Il menu del sito

La mia prima impressione del sito dei Magazzini Oz è confusa. Non ci sono mai stata, non so cosa siano: per quanto mi riguarda potrebbe essere un evento itinerante così come uno spazio fisico, quindi la prima cosa che faccio sul sito è leggere il menu per capire di cosa si tratta.

È importante sapere infatti che il menu non è solo lo strumento che i visitatori usano per muoversi all’interno del sito, ma è anche un insieme di voci che mi fa capire a colpo d’occhio di cosa ti occupi. Se su un sito leggo la voce «Shop», ad esempio, capisco al volo che sono in un posto dove posso comprare.

Qui il menu invece non mi mi viene incontro, non mi dà quello che inconsciamente sto cercando, e cioè di chiarirmi le idee.

Tutte le voci di questo menu sono progettate per risolvere un’esigenza interna, e cioè spiegare chi siamo, cosa facciamo, eccetera. Ma non parlano al visitatore che invece troverebbe più utile leggere voci come «Corsi», «Ristorante», «Biblioteca», e così via, e che in queste voci troverebbe le risposte alle domande che più o meno direttamente si sta facendo.

Tagline

Sempre a proposito di farsi capire al volo, il tema della tagline è importante.

Semplificando un po’: la tagline è una riga di testo, quella che di solito leggo per prima cosa in un sito. Ci sono molti approcci possibili alla tagline. Io credo che in un sito di un piccolo business la tagline non dovrebbe mai essere uno slogan, ma una frase che ti fa capire al volo che cosa fa quel business.

Un ottimo esempio di tagline è quella di Facebook, che in una frase sola ti dice tutto quello che devi sapere su di lui: come si usa, perché è nato, a cosa serve.

Nel caso di Magazzini Oz secondo me la tagline non fa altro che contribuire a quell’effetto di disorientamento che ho provato visitando il sito per la prima volta. La frase «Utile per il sociale» non mi chiarisce le idee, anzi, mi fa pensare che si tratti di una ONLUS, o di un evento, o di un gruppo di volontariato.

Invece è uno spazio fisico, e tanto per cominciare secondo me varrebbe la pena chiarire subito che si tratta di un posto in cui posso venire se sono a Torino e ho voglia di passare qualche ora in uno spazio diverso dal solito.

Scegliere le informazioni

Riassumendo: per farsi capire al volo è importante fare delle scelte. Scegliere di dire delle cose e di non dirne altre, tanto per cominciare. E possibilmente scegliere di dare le informazioni che il tuo potenziale cliente sta cercando – e non quelle che servono a te, che hai deciso di dire mentre eri in sala riunioni, in fase di progettazione, con le tue esigenze ben chiare in mente e il tuo cliente a chilometri di distanza.

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