Quest’anno mi sono successe tante cose. Ho iniziato l’anno dicendo che la mia guida spirituale sarebbe stata Beyoncé, e che avrei voluto fare due cose:
- fatturare più dalla formazione che dalla gestione dei canali social
- superare entro ottobre la soglia dei 30mila € imposta dal regime dei minimi
Ora che è dicembre, e che sono riuscita a portare a casa il risultato, probabilmente è giunto il momento di festeggiare – una cosa che riesco a fare poco e male, perché il mio primo pensiero è sempre: «ok, ma vediamo dove avrei potuto fare meglio».
Festeggio con un elenco di cose che hanno funzionato, perché è bello vederle qui tutte insieme, nero su bianco:
- Non limitarmi al desiderare: mettermi al lavoro per realizzare ciò che desidero
- Comprare e fare (a più riprese nel corso dell’anno) il corso «300» di Naomi Dunford
- Leggere Start With Why di Simon Sinek
- Ridurre l’elenco di fonti che leggo a un insieme più piccolo ma più stimolante
- Andare al Freelancecamp, che è sempre una bella occasione di confronto
- Scrivere di più, non solo qui, ma anche su C+B
- Frequentare un corso di narrativa
- Fare tante cose che mi fanno paura – continuando ad avere paura, soprattutto prima e durante, ma comunque farle
- Rimborsare i soldi a un cliente insoddisfatto
- Prendermi dei giorni di ferie in settimana e fare una lunga vacanza
- Formattare il mio Mac dopo aver tanto a lungo rinviato (e scoprire che non c’era bisogno di cambiarlo)
- Leggere la biografia di Biz Stone
- Guardare i tutorial di Lisa Eldridge e prendermi cura di me
- Fare un piano a inizio anno, poi seguirlo, facendomi guidare anche dal buon senso
- Chiedere aiuto
- Ascoltare solo i pareri di persone di cui mi fido
- Smettere di indossare i vestiti che non mi piacciono
- Fare decluttering
- Andare a una riunione senza prepararmi e parlare a braccio per un’ora
- Ripensare al mio brand (con un meraviglioso lavoro di gruppo)