Pochi giorni fa sono successe due cose in contemporanea: mentre un’altra persona mi chiedeva «come faccio a capire se funzionerà?», un’inserzione sponsorizzata recitava letteralmente «ecco la formula magica per fare decollare la tua attività».
Tutto questo mentre Guido compie due anni – per festeggiare fino a venerdì c’è lo sconto del 50% su tutti gli abbonamenti con il codice BELLODEZIA – e io penso che due anni fa speravo tanto ma non contavo affatto che saremmo arrivati a questo punto.
Cose che c’è ancora bisogno di dire
Quando uno dice «sono arrivato a questo punto» sembra sempre che stia raccontando di essere arrivato in cima, di aver centrato l’obiettivo. Per noi non è così: siamo in cammino, la cima è lontana.
Il punto di cui parlo io è quello in cui c’è ancora tantissimo lavoro da fare, un lavoro più faticoso di quanto non appaia, ma i numeri che vogliamo ottenere piano piano iniziano ad arrivare. Più li guardo, questi benedetti numeri, più a quell’inserzione risponderei: o tu sei disonesta o io sono scema. Delle due, una.
Mi sembra importante sottolineare due cose:
- se dopo due anni non abbiamo ottenuto il successo che quell’inserzione propone non è perché è andata male, è perché la maggior parte dei progetti richiede molto tempo per iniziare a viaggiare da solo, figurarsi per arrivare in cima (vorrei dire tutti i progetti, ma do all’inserzione il beneficio del dubbio)
- se un’inserzione ti fa sentire scemo (oh guarda, loro conoscono la formula magica, io no!) è perché punta proprio sul fatto di farti sentire scemo per vendere, quindi meglio scappare a gambe levate.
C’è ancora bisogno di dire che le formule magiche non esistono? Evidentemente sì, e allora mi unisco al coro. Negli ultimi due anni ho letto e ascoltato molte storie, ad oggi non conosco nessun imprenditore che abbia fondato la sua fortuna su una formula magica, quindi mi sento di dire che possiamo eliminare le formule magiche dal mondo delle cose possibili.
Funzionerà?
Davanti a quell’inserzione e alla fatica di questi due anni mi sono accorta che la domanda «come faccio a capire se funzionerà?» merita di essere presa sul serio, cosa che confesso di non aver mai fatto prima d’ora. Così ho chiesto a Ivan di aiutarmi: in un video c’è la nostra risposta, che è solo una delle tante possibili.
Queste, in sintesi, sono le cose che diciamo nel video:
- non basta avere un piano, bisogna anche avere un’enorme motivazione per sopportare un cammino così lungo. La motivazione può venire da ovunque, Ivan nel video la riassume con «la convinzione che quello che stai facendo cambierà la vita a qualcuno»
- gli imprevisti sono all’ordine del giorno, quando arriva il primo ne arrivano a ruota mille altri: fare funzionare un progetto in certi giorni vuol dire soprattutto essere bravi a improvvisare dopo che tutti i piani sono andati all’aria
- anche nei lavori creativi la maggior parte del tempo non si vive sull’onda dell’entusiasmo ma nella pianura sconfinata del lavoro ripetitivo; per fare funzionare un progetto c’è bisogno di fare pace con la monotonia tipica del lavoro “di costruzione”
- uscire dalla mentalità del dipendente che a fine mese fa i conti e vede che cosa è rimasto e che cosa è andato è indispensabile per la propria salute e per la sopravvivenza stessa del progetto: funziona se ti metti al volante consapevole che l’unità di misura non è il mese ma l’anno, e che l’anno è fatto di forti oscillazioni, che piano piano diventerai capace di prevedere.
Capisci che può funzionare quando, al minimo, hai fatto pace con questi punti.
Noi la pace l’abbiamo fatta, ma diciamo che non è uno status quo, va mantenuta. Eccoci quindi al volante, determinati e motivati. Se volete festeggiare il nostro secondo compleanno potete farlo fino a venerdì 22 con lo sconto del 50% su tutti gli abbonamenti, basta inserire il codice BELLODEZIA al momento del checkout.