Il mio business plan

Questa mattina faccio il mio business plan per il 2015. Non pensavo che sarei arrivata a dire questa frase, ma le cose cambiano.

il mio business plan

Questa mattina faccio il mio business plan per il 2015. Pochi mesi fa non avrei nemmeno potuto pensare di pronunciare questa frase, la sola idea di un mettere mano ai conti mi spaventava a morte. Invece ora sono qui che filo liscia come l’olio e metto nero su bianco il piano per i prossimi mesi – e devo ammetterlo, sono orgogliosa di me.

Una non passa da «cosa intendi per estratto conto?» a «quest’anno ho superato i miei obiettivi di vendita» solo con le buone intenzioni: ci vogliono degli alleati. Il mio alleato l’ho trovato la scorsa primavera nel corso della mia amica e collega Francesca Marano. Lì è dove ho stilato il mio primo business plan, che ora mi sta un po’ stretto: sono cambiate delle cose ed è ora di rimettere mano ai conti, di vedere dove posso arrivare e come posso arrivarci. Lo sto rifacendo mentre leggo l’ebook «Chi ha paura del Business Plan» che è uscito proprio oggi per Zandegù, e che cade a fagiolo.

Filo liscia come l’olio, ma un po’ di paura rimane. Quella però è giusto che ci sia sempre, in piccole dosi: è la spia del fatto che ti stai muovendo verso cose che non sai come andranno, ma che hai deciso di far succedere.

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