Se leggete la mia newsletter saprete che sto nel bel mezzo dell’organizzazione del mio matrimonio. È una cosa divertente e anche strana, e sì, non sarò tanto romantica, ma a me ricorda tanto quando ho aperto la mia partita iva e fatto muovere i primi passi al mio piccolo, minuscolo business.
Ad esempio succede che:
- Quelli che l’hanno già fatto ti dicono di non provarci pure tu che di questi tempi sai com’è, è sempre un rischio.
- Quelli che non l’hanno mai fatto ti dicono preoccupati Oddio, come mai hai preso questa decisione?
- Tutti, proprio tutti, ti danno la loro opinione.
- Alcuni ti chiedono: sei incinta?
- I genitori gioiscono. E quando hanno finito di gioire iniziano a preoccuparsi.
- Tua madre ti chiede se hai soldi a sufficienza.
- Sai che devi darti un budget e dei tempi. Non lo fai perché è una cosa noiosissima.
- Passa qualche mese, i soldi continuano a uscire, ti maledici per non esserti data un budget e dei tempi.
- Scegli una palette di colori e delle linee di stile. Poi le ignori bellamente.
- I tuoi amici ti invitano a uscire ma tu non puoi, hai già un impegno.
- Non sai come, ma di sicuro gli altri lo stanno facendo meglio.
- Prima di andare a letto: Pinterest. Tutte le sere.
- Senti le storie degli altri e ti dici: io mi organizzerò meglio. Non ci riesci.
- Prendi a frequentare fornitori di cui non capisci la lingua: loro parlano, tu annuisci. Cercherai tutto su Wikipedia una volta a casa.
- I fornitori ti chiedono se hai proprio BISOGNO della fattura.
(No, non ne hai BISOGNO, è proprio che a te risulta che non esiste un altro modo di fare le cose. Loro ti guardano e pensano Miii come sei pignola.)