Ho sempre più l’impressione che un sacco di persone – freelance, imprenditori o aspiranti tali – aspettino il permesso per fare le cose che devono fare.
È una sensazione che mi ha riguardato da vicino, che ho conosciuto bene: si sta in attesa che arrivi qualcuno che ti dica che sì, puoi fare ciò che hai in mente, perché ora hai i titoli, o la credibilità, o l’autorizzazione per mettere in pratica quell’idea o per lavorare a quel progetto – o anche solo per esprimere la tua opinione su quel tema di cui avresti delle cose da dire, ma non sai se sei la persona giusta per farlo.
È una sensazione orribile: fino a quando ci sei dentro non ti rendi conto che non arriverà mai nessuno a darti il permesso. Per quanto tu possa cercarlo (nei corsi, nei coach, nei libri, nella scuola, nell’università) l’unica persona che può farti iniziare a fare le cose che vuoi fare sei tu. E tu sei già lì, quindi non c’è proprio niente da aspettare: c’è da fare, da sbagliare, e ricominciare a fare.
Sì, non hai studiato per questo lavoro. Ma chi di noi l’ha fatto? E perché un titolo dovrebbe valere più dell’esperienza, quella che puoi accumulare se smetti di aspettare e inizi a fare?