A metà maggio 2018 ho iniziato a condividere nelle stories di Instagram i podcast che ascolto. Una puntata al giorno, ogni giorno: faccio uno screenshot dell’episodio che ho appena ascoltato e lo pubblico insieme a un piccolo riassunto.
Da allora mi è stato chiesto più volte se ho raccolto tutti questi consigli da qualche parte, la risposta oggi diventa sì: ecco qui la lista dei podcast che ascolto regolarmente, raccontati tramite l’elenco delle mie puntate preferite per ogni show.
Prima di passare alla lista, tre domande frequenti Dove ascolti i podcast? Uso l’app “Podcast” di iPhone che ha il vantaggio di averli dentro proprio tutti: se uno produce un podcast al minimo lo pubblica lì sopra. Preferisco però l’app «Acast » che esiste anche per Android e che offre un’esperienza migliore, ma ha qualche spot (davvero pochi). Talvolta li ascolto anche su Spotify, ha un’ottima qualità audio ma ci sono pochi show.
Eh, ma tutti in inglese? Ci sono almeno i sottotitoli? Questa non è una lista metodica né esauriente, non sono puntate selezionate per essere condivise, la condivisione è una conseguenza e non una causa. Il criterio con cui la stilo quindi è insolito, perché parte dai miei desideri e non da quelli di chi mi legge. Ascoltare i podcast per me nasce come modo per scoprire cose nuove, quindi pur non avendo pregiudizi verso i podcast italiani (in questa lista ce n’è qualcuno), vengo naturalmente portata all’ascolto di show internazionali. Non ci sono i sottotitoli, so che qualcuno pubblica le trascrizioni, ma non saprei dire quali tra questi.
Come fai a scoprire podcast nuovi? Non lo so :) Spesso seguo qualcuno che ascolta qualcosa che di per sé non mi piace, ma magari è collegato a qualcos’altro che invece mi piace: è un gioco di scatole cinesi. Un modo più scientifico per scoprirli è seguire i network di podcast (NPR, Gimlet, Freya, Manrepeller, Mydomaine e così via) e vedere quali show pubblicano.
Veniamo alla lista.
Indice I tre episodi fondamentali Fuori dalla bolla Donne fighe Al posto delle serie TV Beauty e fashion industry Marketing e creatività Imprenditoria Crescita personale 1. I tre episodi fondamentali Torna all’indice Design Matters with Debbie Millman Paula Scher : ho ascoltato questa puntata più di una volta perché è illuminante sotto una marea di punti di vista, tanto che non riesco a riassumerla in poche parole. Se siete in proprio e lavorate in qualsiasi campo come consulenti ritagliatevi 40 minuti per ascoltarla.Ctrl Alt Delete #142 Clemmie Hooper: How to stay sane on Instagram : questa puntata è un’intervista alla splendida Clemmie Hooper (ostetrica, scrittrice) che tra le altre cose racconta di quando ha disattivato il suo account su Instagram e dei messaggi che riceve da chi pensa di poter ricevere un consulto ostetrico via DM. Mi ricorda che c’è tanto lavoro da fare per insegnare alla maggior parte delle persone a stare online con consapevolezza.The Call with Erica Williams Simon 028: Glennon Doyle : a volte mentre ascolto un podcast metto in pausa per lanciare esclamazioni (di solito sono parolacce, lo ammetto, ma sono di gioia/incredulità/sorpresa). Durante questa puntata ho messo in pausa almeno tre volte: si parla di perfezione, di creatività, di essere artisti, di difficoltà, di rapporti con la famiglia di origine. Da quando l’ho ascoltata ci ripenso spesso.2. Fuori dalla bolla Torna all’indice 99% Invisible 305 – The Laff box : che fine ha fatto la risata di sottofondo che c’era in praticamente tutte le serie TV, come mai è sparita, come fa una cosa così diffusa a diventare così uncool così in fretta? Questa puntata risponde a tante domande mi ero fatta a mia insaputa.308 – Curb cuts : la storia di come Ed Roberts ha creato un movimento per l’inclusione delle persone con disabilità, che tra le altre cose ha avuto come risultato316 – The shipping forecast : la storia delle previsioni meteo navali della BBC, dell’annunciatore che le leggeva (all’inizio senza riuscire a decifrarle) e degli ascoltatori che le amavano senza capirle.317 – Built to burn : Jack Cohen ha trovato un modo per proteggere le case dagli incendi boschivi, ma gli organi ufficiali non gli hanno dato retta. Ci sono questioni che sono più politiche che pratiche, e la lotta contro i «wild fire» negli USA è una di queste.Every Little Thing Who invented the scratch ticket? Non avrei mai pensato che la storia di come sono stati inventati i gratta e vinci potesse essere interessante fino a quando non mi sono ritrovata seduta nella macchina spenta e parcheggiata da un pezzo solo per finire questa puntata.Revisionist History The lady vanishes : che cos’è e come funziona la licenza morale? La prima puntata di Revisionist History è un ottimo modo per scoprirlo perché racconta due storie di progresso che invece non lo era. Ho amato il modo in cui Gladwell costruisce la narrazione, che bello incontrare qualcuno che sa raccontare storie!SOTN s01e01 : tanta felicità per la nascita del podcast di State of the Net, che è un evento che si svolge ogni anno a Trieste e a cui consiglio di partecipare. Euan Semple e Paolo Valdemartin condividono conversazioni a ruota libera su, come dice il nome dell’evento, lo stato della rete, del mondo digitale e non, delle cose per come le conosciamo e per come si stanno evolvendo.s01e04 : il bisogno di trovare notizie interessanti e fonti che ci piacciono porta con sé il rischio di creare una camera dell’eco in cui tutto ciò che vedi e leggi dà ragione a ciò che pensi. Quando internet è diventata mainstream tutti abbiamo avuto accesso a una quantità di fonti enorme, ma non tutti abbiamo l’esperienza che serve per riconoscere le notizie credibili e selezionare le fonti di qualità. Sono cose che vengono insegnate a scuola, per fortuna – ma la mia generazione e quella prima di me non hanno gli strumenti per muoversi consapevolmente in questa ondata di notizie.This Movie Changed Me Toy Story : non avevo mai pensato che Toy Story potesse essere motivazionale, né che potesse aiutare qualcuno ad accorgersi di essere in uno stato di depressione (e poi a uscire da quello stato). In questa puntata Charles Pope (che è un prete di Washington) racconta di essere andato al cinema, di aver incontrato Buzz Lightyear e di non essere stato più la stessa persona da allora. Bello!The Ox-Bow incident : cosa succede quando un gruppo di persone si auto organizza per fare rispettare la legge fuori dalle sedi istituzionali e nessuno dice nulla perché “in fondo cosa c’è di male”? Esatto, succede il mer*one, e visti i tempi che corrono suggerisco di ascoltare questa puntata.This American Life 339: Break-up : tutti siamo stati almeno una volta dentro una storia che è finita, e tutti sappiamo quanto è orribile quell’altalena di sentimenti che si prova (lo odio, ma perché non mi chiama? Vorrei vederlo soffrire come un cane, però anche tornare). È stato bello ascoltare questa puntata che racconta proprio delle storie che finiscono e delle cose che si provano quando si attraversa la propria vita portando in petto un cuore spezzato. NB: so che è incredibile ma non è una puntata triste!3. Donne fighe Torna all’indice At home with S2 Ep1: Tanya Burr è una beauty YouTuber della prima stagione: quando ha aperto il suo canale YouTube era una piccola piattaforma frequentata da poche persone che cercavano opinioni su argomenti verticali. Ascoltare la sua evoluzione e sentire come è passata dalla carriera su YouTube a quella in teatro apre gli occhi su tante cose. Su quanto dietro tutto ciò che è leggero ci sia in realtà una montagna di lavoro, per dirne una. Su quanto sia facile giudicare qualcuno perché fa un lavoro “frivolo” o apparentemente banale.Ctrl Alt Delete #142 Clemmie Hooper: How to stay sane on Instagram : questa puntata è un’intervista alla splendida Clemmie Hooper (ostetrica, scrittrice) che tra le altre cose racconta di quando ha disattivato il suo account su Instagram e dei messaggi che riceve da chi pensa di poter ricevere un consulto ostetrico via DM. Mi ricorda che c’è tanto lavoro da fare per insegnare alla maggior parte delle persone a stare online con consapevolezza.#134 Esther Perel: on being a therapist and modern relationships : Esther Perel è una psicoterapeuta e di questa puntata mi è piaciuto non solo il contenuto ma anche il modo. Il fatto, cioè, che Esther non si tiri indietro di fronte alla complessità del racconto della sua professione. E che lo racconti senza nel frattempo offrire soluzioni facili o offrire formulette rassicuranti. Anche Esther Perel ha un podcast, si chiama “Where should we begin ” e io lo adoro.Design Matters with Debbie Millman Paula Scher : ho ascoltato questa puntata più di una volta perché è illuminante sotto una marea di punti di vista, tanto che non riesco a riassumerla in poche parole. Se siete in proprio e lavorate in qualsiasi campo come consulenti ritagliatevi 40 minuti per ascoltarla.Priya Parker è esperta di risoluzione di conflitti, e ha scritto un libro sugli eventi e gli incontri tra persone (feste, riunioni, matrimoni e così via). È interessante che il tema del conflitto chiami in causa il tema delle feste, ma quando l’ho ascoltata ho pensato che fosse perfettamente sensato: mi ha fatto capire perché durante certi eventi (lavorativi e non) fatico a sentirmi coinvolta e torno a casa con un po’ di amarezza.Second life #15: Jen Gotch, ban.do founder : la fondatrice di Ban.do racconta come è passata da studiare legge a lavorare come food e prop designer (eh?) a inventare la linea di cartoleria & co più adorabile che ci sia. Non è detto che se ti sei laureato in legge poi tu l’avvocato debba farlo davvero, e – sembra ovvio ma non lo è – non è detto che se vuoi fare il food designer tu debba aver studiato per essere food designer. Questa puntata è davvero ispirante e legittimante.#25: Jaclyn Johnson “Create & Cultivate” founder & CEO : l’inizio del marketing e delle PR per come li conosciamo raccontati da una che era lì quando tutto stava iniziando. Jaclyn Johnson racconta un mercato del lavoro che in Italia è pura immaginazione, che grazie alla sua flessibilità offre una marea di opportunità a chi sa coglierle (noi no: ci lamenteremmo ancora di più di come già facciamo).The Call with Erica Williams Simon 026: Gabi Gregg : il tuo lavoro non ti definisce. Tu hai un lavoro, non sei il tuo lavoro. Gabi Fresh è una ragazza grassa (termini che lei stessa usa per descriversi) che ama la moda e che ha fatto un lungo percorso lavorativo per fondare il suo brand di abbigliamento plus size. Da ascoltare per capire che le carriere non viaggiano sulle autostrade ma su strade costellate da tornanti.028: Glennon Doyle : a volte mentre ascolto un podcast metto in pausa per lanciare esclamazioni (di solito sono parolacce, lo ammetto, ma sono di gioia/incredulità/sorpresa). Durante questa puntata ho messo in pausa almeno tre volte: si parla di perfezione, di creatività, di essere artisti, di difficoltà, di rapporti con la famiglia di origine. Da quando l’ho ascoltata ci ripenso spesso.030: Jameela Jamil : a tutti quelli che pensano di non poter fare qualcosa perché non hanno il titolo di studio corrispondente: la maggior parte dei lavori non funziona così. Quello che ci vuole, più di tutto e di sicuro più di quanto pensiamo, è autostima e determinazione.4. Al posto delle serie TV Torna all’indice Atlanta Monster Questo è un true crime podcast (segue le indagini di un crimine realmente commesso) quindi si ascolta dalla puntata 1 fino alla fine. È il 1979 e qualcuno fa sparire dalle strade i figli della comunità afro americana di Atlanta. Il problema è enorme e spaventoso, ma fuori da quella comunità non viene fatto molto per rispondere a questa minaccia. Un bel promemoria di come il razzismo sia più presente di ciò che crediamo e di come sia facile costruire muri alti e spessi per fingere che alcune cose non esistano o non ci riguardino. Making Obama Questo podcast è da ascoltare per intero, dalla puntata 1 alla fine. Parte con gli anni di formazione di Obama e segue il leader nella sua costruzione. (Abbracciamoci e piangiamo!) Serial (prima stagione) È il primo podcast che ho ascoltato e ad oggi quello che ho amato di più. È un true crime podcast, cioè segue i passi di un crimine commesso davvero, quindi si ascolta in ordine, dalla puntata 1 in poi. Il protagonista è Adnan Syed, in carcere perché ritenuto colpevole di aver fatto sparire Hae Min Lee, studentessa delle scuole superiori. Ma è veramente stato lui? Oppure no? (Crea dipendenza: non iniziatelo se non avete una valanga di ore libere davanti a voi) 5. Beauty e fashion industry Torna all’indice Breaking Beauty Ep 25 – Botox cosmetic pioneer Dr. Jean Carruthers : la dottoressa che ha scoperto l’uso cosmetico del botox racconta come si è accorta di questo uso, come la sua scoperta è stata accolta nella comunità medica e quanti soldi ci ha fatto (zero). Se l’avesse scoperto un uomo sarebbe stato diverso? A giudicare dalle reazioni dei suoi compagni di università la risposta sembra essere sì, un sì tanto netto quanto triste.Ep 32 – BeautyBlender founder Rea Ann Silva : la beauty blender, quella spugnetta rosa per applicare il make up, è stata creata partendo da zero e ora non solo ha una diffusione enorme, ma ha rivoluzionato il mercato. Prima di Rea Ann Silva nessuno aveva pensato che aggiungere acqua all’applicazione del fondotinta, e farlo usando una spugna con questa forma, potesse migliorare così tanto i risultati. Super ispirante.Dressed: the history of fashion Branded: a history of designer logos : perché le suole Louboutin sono rosse e come si fa a proteggere la proprietà intellettuale di una cosa come le suole di un certo colore? Con un sacco di soldi direte voi, e avete ragione. Ma la cosa che davvero mi interessa di questo episodio è che si può fare: che un colore o una sequenza di poche parole comuni possono essere protette e dichiarate come proprietà di qualcuno. Che se uno ha avuto per primo un idea, può fare un grosso dito medio a chi cerca di prendere e copiare o usare a proprio piacimento quella stessa idea.6. Marketing e creatività Torna all’indice Create Something Awesome Today 29: the culture of corporate marketing with Kathy Klotz : perché le camppagne marketing delle grandi aziende sono spesso così noiose? Si può lavorare in una grande azienda e portare un po’ di senso dell’umorismo e di freschezza? Ad esempio, non so se avete visto la campagna di Tempo con i segni zodiacali, per un po’ di tempo ha invaso gli spazi pubblicitari di Instagram: chissà cosa si sarebbe potuto fare o dire invece?Creative Pep Talk 187 – How to get more you into your work: la domanda «qual è la differenza tra ispirarsi e copiare?» ha ricevuto molte risposte, ma non sembrano sufficienti, soprattutto dal punto di vista di chi si sente copiato. Questa puntata ha una prospettiva interessante: parla di come mettere te stesso nel tuo lavoro creativo per dargli quell’impronta unica che se tutto va bene non segue un trend, ma lo fa nascere.194 – How to make your work spread : anche se fai un lavoro creativo devi capire a chi lo vendi e qual è la tua value proposition ! Ok l’ispirazione del momento ma se sei qui per vendere non puoi fingere che il marketing non esista.197 – Imposter syndrome, connecting with an audience, noticing inspiration : l’ospite di questa puntata e Frannerd , un’illustratrice che racconta come è passata dal B2B al B2C, quanto è importante avere una paura incredibile, come ha imparato a trovare i primi clienti. Lei è bravissima e l’intervista è illuminante.Storie di artigiani su Etsy Intervista a Daniela Monasterio : Antonella Sperandio intervista la creatrice di Danillabag , ed è un’intervista piacevole e generosa. Adoro la descrizione dettagliata del dietro le quinte di ogni progetto, quindi ho apprezzato questo racconto onesto e accurato. Costruire un brand online è difficile, potersi confrontare lungo la via è vitale.The Accidental Creative Why empathy is essential : l’empatia sul lavoro fa la differenza: essere empatici con i propri clienti o con i propri collaboratori non vuol dire essere emotivi o diventare loro amici, vuol dire provare a vedere il mondo usando la loro prospettiva, e quindi aprire più facilmente un dialogo, avere una collaborazione più fruttuosa. L’empatia però richiede vulnerabilità, richiede di mettersi in discussione. Se sei convinto di dover avere tutte le risposte sei già tagliato fuori. Questa puntata dà molto da pensare.Why many creative pros struggle with discipline : la disciplina è legata in modo inversamente proporzionale agli obiettivi che ci diamo: troppi obiettivi = impossibilità di ottenere risultati, da cui deriva la frustrazione che è alla base della mancanza di autostima. E senza autostima non ci può essere disciplina.The Creative Exchange with Sara Dietschy Roberto Blake – IGTV, YouTube & Patreon strategy for content creators (#22) : Sara Dietschy è una YouTuber; durante questa intervista a Roberto Blake si va nello specifico sulla distribuzione dei contenuti video e audio: come differenziarli, quando ha senso metterli a pagamento e così via. Molto interessante per i nerd di queste questioni.Jack Conte – CEO of Patreon (#31) : Jack Conte (se non lo conoscete vale la pena recuperare, è il CEO di Patreon) dice una cosa tanto sensata quanto inaspettata: nella disputa tra quantità VS qualità è la quantità che ti fa andare lontano, perché solo grazie alla quantità raggiungi la qualità (grazie al fatto che a forza di allenarti migliori). La ricerca della qualità invece è fine a sé, non ti conduce al risultato sperato. Sottolineo che quantità in questo caso vuol dire premere il bottone “pubblica” più volte che puoi – e non tenere le numerose bozze dei tuoi lavori incompiuti in un antro buio e inaccessibile.The Creative Introvert YOF014: Ice cream at the sea : nonostante le cose che ci raccontiamo e le scuse che ci diamo per non ascoltare quella voce dentro di noi che ci dice che è il momento di cambiare, quella voce prima o poi arriva a farsi sentire. Di solito nella forma di noia: non ti diverti più a fare una certa cosa, non ti piace più una parte del tuo lavoro, e se potessi faresti qualunque cosa a parte lavorare. Suggerimento: lavori in proprio anche per permetterti di prenderti una pausa quando ne hai bisogno, e se hai bisogno di una pausa dovresti proprio prenderla e volendo ragionare su cosa devi cambiare per tornare a divertirti. “Trasforma la to do list in una could do list” è la lezione di questa puntata.7. Imprenditoria Torna all’indice How I built this with Guy Raz Dell Computer : la storia di Michael Dell e della sua azienda per me è incredibile, ed è bello sentirla raccontare dal fondatore in persona, uno che a un certo punto si è detto «la mia vita non può essere solo lavoro, io voglio costruire anche altro». W chi ha il coraggio di stare connesso con i propri desideri.Ben and Jerry’s : la puntata su Ben & Jerry’s è la più bella che ho sentito fino ad ora. Ben e Jerry sono quelli del gelato con gusti strani e pezzi grossi, e in questa puntata raccontano come mai il loro gelato è così, come mai hanno aperto in Vermont (non la scelta più ovvia dato che per metà anno le temperature non sono esattamente gelato-friendly) e soprattutto spiegano che nessuno sa cosa sta facendo fino a quando non si mette a farlo.Lady Gaga & Atom Factory : c’è sempre la tentazione di pensare che chi ha successo (o più successo di noi) sia stato facilitato da qualcuno o da qualcosa: i soldi di papà, le amicizie giuste, una spintarella o due. La storia di Troy Carter dimostra che quelle sono le scuse che ci diamo per non provarci di più, o meglio, o con maggiore costanza.Kate Spade NY : Kate Brosnahan racconta insieme al marito Andy Spade che tutto è iniziato senza un quattrino e con il prototipo della prima borsa (in tela di sacco perché era l’unico tessuto disponibile in quantità così ridotte). Che talento incredibile (e che storia triste: RIP Kate).Optimal Business Daily 3 Things That Qualify You to Have a Business : le attività che hanno successo sono condotte da persone che non abbandonano il progetto nel momento in cui tutti gli altri lo farebbero, che hanno fatto pace con il sentirsi a disagio e che non negano di essere esperte in qualcosa. Questa puntata dura tre minuti e sono tre minuti di applausi.Shop local shaming: why it benefits absolutely no one : è ora di basta! Basta criticare chi va da Starbucks o compra su Amazon, basta con i commenti in cui si suggerisce in modo più o meno passivo-aggressivo di comprare dai piccoli: basta soprattutto se davvero ci tenete ai piccoli!How to craft sticky content that your audience drools over : queste sono due puntate su un argomento delicato, “come creare dei contenuti adatti al tuo pubblico”. All’inizio ero scettica, mi sono ricreduta perché non si tratta di consigli generici, ovvi, o di buon senso. C’è un procedimento da seguire, dettagliato e ricco di spunti da usare subito.The tradeoff of owning your own business vs. Working a Day Job : una puntata di soli 7 minuti che contiene una montagna di saggezza. Parla della differenza tra avere un lavoro in proprio/da dipendente, e ne parla mettendo in luce soprattutto gli aspetti negativi e difficili del lavoro in proprio, aspetti che secondo me è bene avere ben presenti. Ad esempio: «for the first months you can kiss your social life goodbye»The upside of being average in the workplace : una puntata che serve ai precisini e a quelli che non sono mai soddisfatti del proprio lavoro: forse dovreste imparare a essere mediocri, e qui vi si spiega perché. Da ascoltare la prossima volta che scatta l’autocensura perché quello che hai fatto non è perfetto. Spesso la perfezione non serve, spesso basta aver fatto abbastanza.Pardon my french Being your own boss : Pardon my french è il podcast di Garance Doré, in cui Garance chiacchiera con alcuni dei suoi amici e collaboratori su temi che hanno a che fare con il lavoro in proprio, la moda, e così via. In questa puntata l’ospite è Anna Zahn , che dice forte e chiaro che lavorare da casa non è per tutti. Quello è il posto dove più di ogni altro devi dimostrare di essere il capo di te stesso.8. Crescita personale Torna all’indice Functioning Minimalist Sell, sack or donate : ci voleva qualcun altro che ci dicesse come fare il cambio dell’armadio? Per me sì, perché le cose che ho sentito fino ad ora sono troppo complicate. Tipo: vendere i vestiti che non uso è uno sbatti epocale, ma se non lo faccio mi sento in colpa perché a quanto pare è la cosa logica. Ecco, qui si dice che non è vero, non lo è: non è che va tutto monetizzato, soprattutto se monetizzare comporta un dispendio di energie che è assurdo impiegare così.Kids, toys and tough conversations with non-minimalists : come affrontare quelle conversazioni che iniziano con te che chiedi di non comprare l’ennesimo regalo al bambino e finiscono con te che vieni ricoperto di oggetti che vengono usati se va bene cinque minuti a settimana? La risposta in sei minuti: proverò a metterla in pratica, ma non sono sicura che funzionerà.Monocycle with Leandra Medine Ep 63: Self-esteem : passare il tempo a cercare una validazione esterna è tipico di chi ha poca autostima. Ma l’autostima non si trova fuori di sé, si costruisce allenandosi, è un lavoro che nessuno può fare al posto nostro. Puntata di 6 minuti che va dritto al punto.Ep 65: I am what my mind tells me I am : i commenti negativi sono sempre lì, la loro importanza varia a seconda del peso che gli dai. Questa puntata dura 11 minuti e serve a chiunque si fa buttare giù da un commento negativo lasciato in mezzo a una marea di reazioni positive, e che di tanto in tanto si dimentica che una marea vale più di uno.Optimal Living Daily 031: Are Your Friends True or Toxic? Se mi guardo indietro posso elencare tutta una serie di amicizie tossiche, che mi facevano sentire al minimo a disagio, se non proprio male riguardo a me stessa e alle mie scelte. Me ne sono accorta sempre dopo che erano finite perché non sono veloce né a stringere né a interrompere le relazioni. Mi è piaciuto ascoltare questa puntata che elenca una serie di segnali di allarme che a posteriori mi hanno fatto capire cosa non funzionava.830: The Only Thing You Need to Get Good At : dividi le tue preoccupazioni in due aree: le cose che puoi controllare e le cose che non puoi controllare. Poi occupati delle prime – sono quelle che dipendono da te e su cui puoi fare la differenza – e dimenticati delle altre. Ascoltare gli stoici è meglio di ascoltare i buoni propositi.883: Benefits of Doing the Same Thing Every Day : la ripetizione di una stessa cosa tutti i giorni ti aiuta a migliorare in ciò che devi o vuoi imparare. Se c’è una cosa in cui cui non sei ancora bravo o veloce come vorresti puoi iniziare a farla tutti i giorni per vedere in poco tempo un netto miglioramento (ad esempio: scrivere 500 parole tutti i giorni, leggere 20 pagine, disegnare, rifare il letto, e così via).The Heart of it with Estée Lalonde Travel : Estée Lalonde ti porta per mano in un viaggio immaginario. Grazie ai ricordi dei suoi viaggi più avventurosi o faticosi e grazie alla parole della sua ospite Chelsey Korus scopri che il viaggio può essere guarigione, pericolo, rinascita. Una puntata ispirante, ben raccontata, rigenerante.The Emma Guns Show Sam Chapman – Depression, perspective & the future: Sam Chapman (cofondatrice di Real Techniques) parla della sua depressione, della diagnosi, dei sintomi, di come la depressione non sia “essere un po’ tristi” e dell’importanza di curarla. Questa è una puntata da ascoltare e fare ascoltare.Jo Fairley – One foot in front of the other : Jo Fairley è una giornalista e imprenditrice seriale. È stata la più giovane editor nel mondo a soli 23 anni e ha aperto una serie di società seguendo processi e ragionamenti che qui racconta molto bene. Come le vengono tutte queste idee? Non certo copiando cosa fanno gli altri.The Other F Word Ep 87 Jon Acuff on setting goals for success : questa puntata parla di come rispondere ai commenti negativi e di come lo sbaglio alla base di tutti i conflitti online sia spesso trattare le persone in modo diverso da come faremmo offline. È liberatorio sentire parlare di questo tema in modo così diretto e realistico. Lunga ma bella. Per chi vuole approfondire c’è il libro di Jon Acuff che si chiama Finish .Ep 89 Dan Freedman on step-parenting : se c’è una cosa a cui sono intollarante sono le lamentele. Tutti abbiamo delle difficoltà, e rovesciarle in un tweet, in un post su Facebook o Instagram non serve a nessuno, anzi, non fa che aumentare la frustrazione. Anche perché poi le persone che davvero avrebbero di che lamentarsi non lo fanno, vedi Dan Freedman, che in questa puntata racconta di quando è rimasto vedovo e di che cosa la vita gli ha riservato da quel momento in poi. Non è triste, è ispirante.Ep 90 Glynnis MacNicol on Things no one tells you : la rappresentazione delle donne single nei media pop (come i film al cinema) è quella di donne che stanno cercando una storia, o che sono tra una storia e l’altra, o a cui manca un pezzo. È una cosa che fa infuriare. Glynnis MacNicol ne parla in questa puntata, che si chiama “le cose che nessuno ti ha detto” (è lo stesso titolo del suo libro ) perché questo racconto dell’universo femminile è del tutto fuorviante.Where should we begin? S2 Ep5 Questions you aren’t allowed to ask : se non sei mai stato da uno psicoterapeuta e non hai idea di come sia fatta una seduta, se pensi che i tuoi problemi non siano abbastanza gravi da giustificare un percorso di psicoterapia, se credi sia una cosa per matti, se pensi che basti un amico, se hai paura che crei dipendenza: ascolta questo podcast per capire di cosa si tratta in pratica. È solo uno degli approcci possibili, ma mostra bene una delle dinamiche che amo di più della terapia: il fatto che ciò che dici non solo viene ascoltato, ma ti viene restituito, e con questa restituzione vieni anche chiamato a prenderti la responsabilità di ciò che hai detto.
[…] ne scriverò, dei podcast che ascolto. Per il momento vi rimando a tre liste affidabili, quelle di Enrica Crivello, Simona Sciancalepore e Valentina […]