Agli hashtag vengono attribuiti un sacco di poteri magici: pare che se ne metti uno la tua visibilità moltiplica, perché ci sarebbero un sacco di persone che «cercano le parole chiave» usando gli hashtag.
Ora, io mi chiedo e vi chiedo: quand’è l’ultima volta che avete cercato qualcosa usando un hashtag? Del tipo che volevate comprare del pane, e quindi siete entrati su Instagram e avete inserito nella barra di ricerca la parola #panettiere. Probabilmente mai.
In questo video racconto cosa ne penso degli hashtag, e raccomando di farsi due domande prima di usarli. La prima: questo hashtag è utile a chi legge? Se la risposta è no, meglio non usarlo. La seconda: questo hashtag mi serve per promuovermi? E se sì, come? In questo caso è utile tenere sempre a mente che gli hashtag, come dicevo, non sono magici. Il massimo che possono fare è funzionare da collettori di contenuti, e quindi dare contesto a chi legge ciò che pubblichi online – detto così sembra complicato, lo spiego meglio nel video.
Per parlare di questo argomento analizzo la comunicazione di Baby Pit Stoppers. Per candidarsi per il mio prossimo video è sufficiente lasciare un commento qui sotto. Il video non è una consulenza: si tratta solo di una prima impressione; se avete domande su un argomento in particolare lo strumento giusto è Un’Ora su Skype, che si compra qui.
Cosa uso per girare i miei video
- Canon eos 500 D
- Obiettivo Sigma 50mm
- Telecomando per scatto remoto
- Registratore digitale Zoom H1
- Musica: Timeflies, Once in a While
Buongiorno Enrica, intanto grazie per il tuo prezioso lavoro.
Sei una fonte di ispirazione continua e desidero partecipare presto ad un tuo corso.
Ho aperto un blog al femminile a gennaio: ricette, consigli per la casa, lo style e racconti di posti e persone con il cuore.
Spero tu possa dargli un’occhiata.
Grazie davvero!
Michela