Quanto tempo ci vuole

Vi va di dirmi nei commenti quanto tempo ci mettete a fare quello che fate – qualunque lavoro facciate: stirare camicie, arare campi, progettare case, fare siti, preparare pasticcini, eccetera?

quanto tempo ci vuole

Da qualche mese a questa parte mi trovo a ragionare sul tema del tempo. E più in particolare del tempo che ci vuole per fare le cose, che è sempre più di quello che ti aspettavi.

Nell’ultimo webinar di The Next SMM ad esempio si parlava di blogging, e ho chiesto a Daniela quanto tempo ci mette per scrivere un post per un cliente. Due giorni circa, tra ricerca e scrittura, se per «due giorni circa» intendiamo fare solo quello. Il tempo è minore se conosce bene l’argomento di cui sta scrivendo.

Mi è sembrato un tempo ragionevole, ma di sicuro molto di più di quello che i non addetti ai lavori si aspettano. E questo è proprio il tema di cui dicevo: ci vuole più tempo di quello che ti aspetti. Ma perché ti aspetti che ce ne voglia poco?

Sempre su questo, altri due esempi: i lettori della mia newsletter pensano che a me «venga facile» scriverla, me lo dicono a volte rispondendo via email, e io specifico che non è affatto così, che ci ho messo ore e ore, che non sono stata brava a scrivere, al massimo sono stata caparbia nella ricerca. Oppure: ricevo diverse email che riguardano il mio post Quanto costa un social media manager: mi viene chiesto come mai ci metto due mesi a fare una strategia, e nello specifico cos’è che faccio, per metterci così tanto.

Ditemelo voi, quanto ci vuole

Così ho pensato che sarebbe bello se il mondo sapesse quanto tempo ci vuole per fare le cose. Non per polemica: ma perché probabilmente se tutti pensano che ci voglia poco a fare qualcosa, è perché nessuno gli ha mai detto che invece ci vuole tempo, e quindi istintivamente si tende a farla facile, anche quando facile non è affatto.

Quindi vi chiedo: vi va di dirmi nei commenti quanto tempo ci mettete a fare quello che fate – qualunque lavoro facciate: stirare camicie, arare campi, progettare case, fare siti, preparare pasticcini, eccetera?

Mentre aspetto i vostri commenti, inizio io:

  • rispondere a una email: 1–5 minuti, ma spesso la risposta mi viene in mente dopo settimane che l’ho ricevuta.
  • scrivere una newsletter: 6–8 ore, e in casi estremi anche più di 12 ore.
  • scrivere questo post: 3 ore e mezza.
  • scattare e editare la foto che accompagna il post: mezz’ora.
  • scrivere Marketing con un Cuore: due mesi e mezzo (e due persone).
  • aggiornare le slide di un corso: a seconda da quanto tempo è passato dall’ultima volta che l’ho tenuto, da due giorni a una settimana di lavoro.

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Ci sono 48 commenti

  1. Ciao Enrica, sono William, copywriter:
    – telefonata con Cliente per brief: se c’è lo studio preliminare del progetto + telefonata: 2 ore;
    – preventivo: a seconda del progetto, dalle 2 alle 8 ore fra studio, riflessione, un minimo di analisi, presa visione del materiale, stesura, revisione;
    – articolo redazionale su argomento specifico: dalle 4 alle 12 ore, fra ricerca e stesura, formattazione, consegna, revisione (almeno 600 parole);
    – revisione di un singolo articolo di un secondo copywriter (Chiara), facciamo sempre il doppio controllo: dalla mezz’ora all’ora;
    – rispondere alle mail, dipende, da 5 minuti a 30 minuti se includono decisioni importanti;
    – scrivere un post del blog, rivederlo, prepararlo e caricarlo, ottimizzarlo, preparare l’immagine in evidenza, pubblicarlo: a partire da 2 giorni, esclusa la newsletter e le condivisioni;
    – scrivere un post per un social, se include un visual, tra copy + visual: dalla mezz’ora all’ora;
    – campagna ADS facebook, creazione da zero: 2-3 ore.

    1. Preventivo: mi stupisco sempre di quanto ci metto, è una delle mie spine nel fianco, ma mi rincuora sapere che anche a te richiede tanto tempo e riflessioni.

  2. Ciao Enrica, io lavoro con i miei ritmi e cerco di non farmi (troppo) influenzare da certi pensieri. Purtroppo la percezione che gli altri hanno sul tempo che impieghiamo a fare il nostro lavoro è dovuto forse dal fatto che non hanno mai provato a mettersi nei nostri panni, e con questo intendo dire che non hanno mai provato a fare il nostro lavoro (scusa parlo al plurale perché è un discorso molto generico).
    Io solo da poco ho iniziato a provare a lavorare meglio sul blog e devo dire che di lavoro ce n’è eccome! E visto che sto provando in prima persona ora non mi sognerei mai di dire a un blogger “vabbè ma quanto ci vorrà?”
    Secondo me non basta spiegare quanto tempo ci vuole, ma bisognerebbe farli provare. Ciao

    1. Vero! È il motivo per cui preferisco lavorare con clienti che hanno già provato a fare da sé, così si rendono veramente conto di che cosa mi stanno delegando.

  3. Ciao! ultimamente misuro un po’ tutto con toggl, ho scoperto (anche se ero sicura che era così) che non posso dare al lavoro creativo orari precisi, calcolati, ma posso per il lavoro tecnico:
    • Preparare un file di un libro per la stampa (libro finito) di 100-200 pagine da 1 a 3 ore, se ha dei colori diretti, fustella, rilegatura o plastificato potrei andare anche a 5 a 8 ore.
    • Mezzora per una foto per C+B, fra leggere l’articolo e copiare la frase, cercare la foto, impaginare e caricare sull’articolo.
    • Le mail fra 5 a 10 minuti, ma dopo il corso di Annamaria, dovrei prendere un po’ più di tempo per scriverle meglio.

    Invece per un lavoro creativo il margine è molto ampio, per esempio:
    • Scegliere una palette di colori, potrei prendermi da 8 ore alle 30 ore.

    1. Mi sa che ho bisogno anche io del corso di Annamaria. Anche se il mio sogno è delegare le mail (difficilissimo)

  4. Allora vediamo…
    – prepararmi per il lavoro (hostess allo stadio): tre ore circa, tra trucco, parrucco, e organizzazione delle mie cose – divisa, elenco dei miei ospiti, cena al sacco e trovare posto per l’auto (se la partita è importante devo partire anche un’ora prima nonostante abiti a quindici minuti dallo stadio).
    – preparare un post di ricette: almeno un paio di giorni. Impiego il tempo non tanto cucinando quando allestendo il “set”, scattando ed editando le foto. Dopo c’è la stesura e la sistemazione del post e dei vari intoppi (blogger ama mettere il bastone tra le ruote…)
    – preparare un post di viaggi: parecchi giorni. Prima raccolgo le idee e le sensazioni, poi cominciano a scriverlo e a editare le foto. Infine diverse riletture.
    – preparare una videoricetta: circa una settimana. E’ in assoluto la cosa più difficile: trovare la luce naturale giusta, preparare tutti gli elettrodomestici necessari con annessa prolunga, sistemare in sicurezza cavalletto+reflex sul tavolo per la ripresa dall’alto e girare il video. Dopodichè c’è il montaggio, l’aggiunta della end-card e il caricamento su Youtube.

    Comunque è vero, quando il lavoro è altrui si pensa sempre che occupi poco tempo (o peggio ancora, che sia esagerato quello impiegato).

    Alice

    1. Hai ragione: preparare un video è lunghissimo. Lo è per me, non oso immaginare una videoricetta!

  5. Enrica, questo post è la mia consolazione di inizio 2016!!! Grazie per averlo scritto e grazie per i commenti aperti. Un ottimo strumento di confronto e di autoanalisi :-D
    Come già sai, lavoro come giornalista (tecnica e non) e content editor, ovvero scrivo contenuti per le aziende.
    – servizio giornalistico: analisi cliente, contatto, tempo per l’intervista (telefonica o in loco), scrittura 8 ore circa, scelta immagini, revisioni: in totale 2 giorni di lavoro spezzettati qua e là, senza contare l’intervista in azienda. Se è un servizio tecnico devo contare anche il tempo per studiare a fondo l’azienda e il settore di attività.
    – comunicato stampa non tecnico e con materiale fornito dal cliente: dalle 2 alle 4 ore
    – comunicato stampa tecnico con studio, stesura, eventuale intervista al manager di riferimento.:dalle 4 alle 6 ore.
    – editing/correzione testi: da 1 ora a 2 ore.
    – preventivi con studio cliente e proposta di collaborazione: dalle 4 alle 8 ore di lavoro.
    :-)
    – gestione contabilità (visto che lo sto facendo ora in notturna): troppo… ;-)

    Marina

    1. Non ho nominato la gestione contabilità proprio per quel “troppo” di cui parli tu: argh! Poi le cose diventano ancora più lunghe se non ti piace farle :D

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Se vuoi puoi scrivermi: ciao@enricacrivello.it