Le risorse più formative fino ad oggi (in aggiornamento)

I corsi e i libri che ringrazio ogni giorno di aver frequentato.

Da quando ho aperto partita iva a oggi ho comprato un sacco di formazione. Ci sono risorse che ringrazio di aver scoperto perché ne sento il beneficio tutti i giorni, risorse che mi sono servite per un periodo ma ora non più (perché nel frattempo sono cambiata io), e risorse che non sono servite a nulla (ma sono davvero poche: si contano sulle dita di una mano).

Questo post parla delle risorse più formative fino ad oggi, quelle che ringrazio di aver scoperto perché uso tutti i giorni, anche se magari all’inizio non pensavo che avrebbero fatto così tanto la differenza. È in continuo aggiornamento perché continuo a comprare formazione, e a volte mi imbatto in risorse che non posso non consigliare.

Foto in tavola

C’è bisogno di coraggio per mettere sul mercato l’ennesimo corso quando dietro ogni angolo spuntano momenti di formazione (e meno male per chi li compra, che ha più scelta). @Valefatina l’ha fatto, ha fatto nascere Foto in tavola – workshop di fotografia per Instagram e ha fatto bene: il suo corso è uno di quelli che io non solo frequento con piacere, ma a cui mi iscriverei di nuovo domani: è pratico e generoso, proprio come la sua ideatrice, grazie alla quale ho risolto un sacco di piccoli problemi che fino ad oggi mi sembravano irrisolvibili. Esco da questo corso con la consapevolezza che Valentina mi ha aiutata a riaprire le autostrade della mia creatività, almeno in fatto di fotografia: potevo dirglielo via mail, ma quando un collega fa un bel lavoro a me piace che tutti lo sappiano. Valentina è un’amica, ma come forse sapete io sono antipatica e non consiglio mai nessuno, soprattutto non prima di aver testato la sua professionalità e a maggior ragione se è un mio amico. Quindi voilà, ecco il mio endorsement per Valentina Masullo: fate il suo corso, soprattutto se anche voi pensate che la pratica sia più importante della teoria e degli attestati.

Public Speaking

Parlare in pubblico per un’introversa è un’esperienza che porta con sé una bella dose di terrore. Al corso di Tatiana Cazzaro non la si tira per le lunghe: si affrontano il terrore per il pubblico e la voglia di dire la propria dal minuto zero. Ti siedi, veloce giro di presentazione tra i partecipanti, nemmeno te ne accorgi e il corso è già iniziato. Tatiana ha evidentemente un sacco di esperienza alle spalle, perché la sua capacità di osservarti e capire qual è il tuo «problema» ha qualcosa di magico. Il bello è che poi ti aiuta ad affrontarlo, quel problema, che magari era una stupidaggine (quando parli in pubblico tendi a retrocedere sul palco, ad esempio) ma da solo non te ne saresti mai accorto. Il suo corso di public speaking relazionale, per quanto mi riguarda, dovrebbe costare il triplo: compratelo prima che anche Tatiana lo scopra. (Tatiana tra le altre cose ha curato una raccolta per Guido, se siete curiosi di sapere qual è il suo metodo è un buon modo per iniziare.)

Start With Why

È un libro di Simon Sinek, e ne ho già parlato a più riprese. Diciamo subito che non si tratta né del migliore libro che io abbia mai letto, né di un libro particolarmente appassionante. Anzi, a tratti può diventare noioso, per quel modo americano di dire una cosa e poi fare un milione di esempi per validarla. Si potrebbe in effetti dire che questo è un libro di esempi, quindi se sei uno che capisce le cose al volo ti puoi permettere di mollarlo a metà. Ma il punto è che beneficio di questo libro tutti i giorni: mi ha regalato un cambio di prospettiva in un momento di forte ricerca su chi-sono e cosa-diavolo-devo-fare. È come se avesse segnato un punto di svolta: dopo averlo letto ho acquisito una sicurezza che prima non avevo (e di sicuro non c’entra solo lui, ma anche) quindi è un libro a cui penso ogni volta che ho dubbi irrisolti. Ottimo per ripartire quando sei nella nebbia.

Chi ha Paura del Business Plan

Pure questa è una risorsa che nomino spesso: via mail, tanto per cominciare, a chi mi scrive dilaniato dai dubbi (mi metto in proprio oppure no? Fai un business plan, i conti ti daranno la risposta). E poi anche a voce o in pubblico, quando nomino la gestione finanziaria del mio piccolo biz – gestione che ha iniziato ad essere gestita, appunto, solo quando ho smesso di avere paura di numeri e contabilità. Chi ha Paura del Business Plan fa proprio questo: ti aiuta a smettere di essere terrorizzato. È un corso ed è anche un libro – e io consiglio di comprare entrambi, nell’ordine che si preferisce: gli argomenti sono gli stessi, ma usando mezzi diversi si imparano cose diverse.

Narrativa 101

Nell’autunno del 2014 mi sono iscritta a un corso di narrativa (quale? questo). Non so bene cosa mi aspettassi dal corso, ma da un po’ facevo fatica a scrivere: la mia newsletter mi annoiava, il blog era fermo, in generale mi sentivo bloccata e non sapevo come uscirne. Inoltre: tutt’intorno a me si parlava di storytelling, e io non è che avessi capito benissimo cosa si intendesse. Non ricordo quali fossero le aspettative, ma ho ben presenti i risultati: dopo il corso mi sono messa a scrivere in scioltezza, e da allora non mi sono più fermata. Da una parte è come se avessi più chiari i miei pensieri, e la chiarezza mi aiuta a svilupparli meglio, a prendermi il tempo di dire le cose, mi aiuta a costruire delle narrazioni. Dall’altra sono molto più ricettiva agli stimoli: sento che questo corso mi ha insegnato, soprattutto, a dare peso alle «cose che voglio dire» (è il titolo del primo esercizio che abbiamo fatto in classe) e a fermare queste cose da qualche parte, per poi dirle. Bello, lo rifarei domani.

Corso di fotografia di base

Da quando sono in proprio le fotografie sono diventate il mio pane quotidiano: tra blog, Instagram e Pagine Facebook – mie o dei clienti – le immagini sono una delle cose che mi trovo più spesso a discutere e gestire. Non saprei come farle, come farle fare o quali pubblicare, non saprei esprimere con chiarezza qual è la differenza tra una e l’altra se non avessi una preparazione di base sul funzionamento di una macchina fotografica: un corso di fotografia di base e con la reflex mi è servito non solo per allenare il mio occhio e quindi avere maggiore capacità di analisi delle immagini che vedo, ma è stato fondamentale anche per la parte operativa – ad esempio per scattare le foto del mio blog, che non sono professionali ma di sicuro sono uniche. E non importa se non uso sempre una reflex: anche quando scatto con il telefono sapere come si regola il bilanciamento del bianco o cosa vuol dire esposizione mi aiuta a fare foto migliori. Per questo consiglio a tutti quelli che si occupano di produrre contenuti di fare un corso di fotografia.

I corsi di Ittybiz

Nomino Ittybiz perché i corsi di marketing di Naomi e Dave sono stati per me illuminanti: in un mare di ricette e «10 modi per», i loro corsi (tutti online) mi hanno legittimata a fare le cose come pensavo che andassero fatte, e non come tutti le stavano facendo. Purtroppo i corsi di Naomi e Dave non sono più in vendita: ora Naomi is flying solo, e ha preso una piega che non mi convince del tutto – ma magari convince voi. Mi dispiace non poter linkare alla fonte, ma la menzione era comunque doverosa: questo post sarebbe stato colpevolmente incompleto se non avesse citato le risorse più utili che io abbia mai frequentato.

Fare le cose

A proposito di «fare le cose come pensavo che andassero fatte»: nessuno di questi corsi mi sarebbe servito se dopo non avessi messo in pratica quello che mi avevano insegnato. Nessun corso potrà mai risolvere nessun problema se dopo la mail di conferma di acquisto non accedi alle risorse che hai comprato, o se dopo la lezione in classe non apri le dispense. I corsi (e pure le consulenze) servono se sei disposto a metterci del tuo, a impegnare il tuo tempo per fare ciò che hai imparato, se in ultima analisi vuoi e puoi metterti in discussione.

Se ti aspetti di formarti senza lavoro o senza impegno, invece, stai fresco.

Vuoi approfondire?

Ne parliamo su Guido, la mia libreria di risorse video per imparare il marketing online al tuo ritmo

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