C’è una cosa che manca alla maggior parte dei piccoli business che vanno online: la pazienza. Vogliono i risultati, e li vogliono subito.
Si potrebbe pensare che l’impazienza sia legata a un secondo tipo di carenza, quella di soldi, ma secondo me è generata da un’incomprensione di fondo: ci si aspetta che la comunicazione online sia immediata, che i risultati arrivino spontaneamente. Gli specialisti ci hanno mostrato le storie di successo di Oreo e Ben and Jerry’s, ci raccontato quella cosa fichissima della viralità, e noi ci siamo aspettati che fosse tutto così veloce, facile e gratis.
Beh, non è così, almeno se sei un piccolo e sconosciuto business e il tuo marketing è fatto in quel tempo che rimane tra mandare via le fatture, dire all’operatore telefonico che non ti interessa la nuova offerta, occuparti dell’assistenza clienti e infine svolgere il vero lavoro per il quale avevi aperto partita iva.
Perché qualcuno dovrebbe prendersi un briciolo del suo tempo per rispondere alla tua newsletter o commentare il tuo status su Facebook se tu per primo non hai speso un briciolo del tuo tempo lì sopra?
La ragione per cui i social media non sono veloci o facili o gratis è che dall’altra parte non ci sono «consumatori», ma semplicemente persone vere a cui – proprio come succede nella vita offline – non frega nulla di ciò che hai da dire. A meno che quello che hai da dire non sia veramente interessante. (Lo è?)