Un mese fa Harold Jarche ha scritto una cosa su cui ho riflettuto molto.
There is still a large demand for cookie cutter solutions. As social learning, collaboration, and even complexity become mainstream concepts, the array of products and services around them are becoming commoditized. […] It’s just easier to buy a product, and nobody makes shinier products, such as case studies, than the big consultancies.
Vi siete imbattuti anche voi su una cosa del genere, sono sicura. I dieci semplici passi che risolverebbero tutto, anche le richieste più complesse, i cookie cutters che tagliano via il panorama generale per far rimanere solo una formina – e tu dopo aver eliminato il resto (il contesto da cui lei proveniva) non puoi che concentrarti su quella – che fuor di metafora corrisponde nella maggior parte dei casi a una reportistica voluminosa e scintillante, che più la sfogli e più ti dimentichi cosa stai sfogliando.
Davanti a un approccio che solleva la complessità, che dice «ehi, non possiamo tagliare via il quadro generale, facciamoci delle domande prima di agire» la maggior parte delle persone se ne va alla ricerca di qualcosa che risolva tutto in dieci semplici passi.
Un atteggiamento tanto diffuso quanto frustrante, secondo me.